In questa rubrica è raccolto il testo delle diapositive 
presentate in un recente convegno sulla patologia mammaria

 

 

La patologia mammaria benigna
Dott.ssa Barbara Ciampi

Progetto Donna 2001- Terme di Uliveto (Pisa)

 


Benign Breast Changes (BBC)

Cisti e malattia fibrocistica
Fibroadenoma
Papilloma intraduttale
Lesioni sclerosanti
Mastite periduttale
Amartoma
Steatonecrosi
Lipomi – Cisti sebacee e dermiche
Tumore filloide (10% degenerazione sarcomatosa)

Caratteri ecografici di benignità

Forma regolare, con bordi netti e definiti
Ecostruttura omogenea
Normale struttura del parenchima circostante
Prevalenza del diametro trasversale
Peduncolo vascolare unico 
Normale struttura del grasso sottocutaneo e dei tessuti al di sotto della lesione
Regolarità creste di Duret
Non retrazione o ispessimento cutaneo
Segnale Doppler a bassa frequenza

Cisti semplice

Anecogena (nera)
Rotonda, ovalare o lobulata
Ombre acustiche laterali
Rinforzo acustico posteriore

Fibroadenoma

Bordi netti e regolari
Ecostruttura solida
Mobile sotto la sonda
Maggior asse orizzontale o (più raramente) leggermente obliquo
Vario ecopattern
Ecostruttura omogenea
Attenuazione posteriore non significativa
Non alterazione tessuti circostanti

Tumore filloide

Nodulo solido
Ipoecogeno
Bordi lisci
Aree disomogenee
Buona trasmissione US

Papilloma intraduttale

Secrezione siero-ematica
Piccole masse solide
Dotti dilatati
Possibili vegetazioni intracistiche

Ascesso e flogosi mammaria

Ispessimento cutaneo
Bordi sfumati
Pareti spesse, irregolari, con sepimenti
Echi interni per pus fino a iperecogenicità
Tessuti circostanti ipoecogeni
Tramite fistoloso
Dolore alla pressione

Cisti dermica

Formazione densa e circoscritta
superficiale
Iperecogena
Possibile ispessimento cutaneo
Possibile tramite fistoloso

Lipoma mammario

Omogeneo
Ipoecogeno
Bordi regolari
Capsula iperecogena
(incostante)
Comprimibile
Mobile 

 

L’ECOGRAFIA NELLA PATOLOGIA NEOPLASTICA MALIGNA
Dr Salvatore Massimo Stella

Progetto Donna 2001-Uliveto Terme

Ruolo dell’Ecografia
Sotto i 40 anni è metodica di prima scelta, 
soprattutto in noduli palpabili (alta sensibilità e buona specificità).
dai 40-50 gioca un ruolo da 'comprimaria' alla mammografia
dopo i 50 la mammografia è sicuramente metodica di prima scelta e 
su eventuale positività mammografica è indispensabile l’esame US.
nella donna in menopausa e in terapia sostitutiva vale quanto detto dai 40-50 anni.

Accuratezza Diagnostica

Giuseppetti (1989) riporta una accuratezza diagnostica 
dell’ecografia in tumori NON palpabili pari a 53% circa vs l’83% della mammografia.
La palpazione del seno consente l'individuazione di non più del 25- 30% dei tumori maligni.

Nel 17% dei negativi mammografici  l’US evidenzia lesioni maligne NON palpabili.

--> Studio multicentrico del 1992  sull’efficacia delle metodiche (mammografia e US) 
nelle lesioni NON palpabili: 49,2% gli US, 93% la mammografia.
 

IL CANCRO DEL SENO

 Il Carcinoma mammario rappresenta l’istotipo più frequente (98% dei tumori maligni del seno) 
Il 75% dei cancri mammari sono Carcinomi Duttali Infiltranti 
Il 5%  sono carcinomi lobulari infiltranti (qui è alta percentuale di positività dei recettori  ormonali) 
Il carcinoma lobulare in situ è multicentrico nel 70% dei casi e bilaterale nel 30-40%. 
Diventa invasivo e bilaterale nel 25-30% dei casi. 
Non è infrequente osservare aree focali di carcinoma lobulare in situ in fibroadenomi 
o aree di adenosi sclerosante.
Il Carcinoma Lobulare nel 20% non viene diagnosticato alla mammografia.
 Il comedocarcinoma  (prima variante di carcinoma duttale in situ) è multicentrico nel 30% e bilaterale nel 10%.
Il Carcinoma Papillare in situ (2° variante del carcinoma duttale in situ)  


Pattern Ecografici di Localizzazione
 
Nel 50% i carcinomi mammari si localizzano nei quadranti  SE. 
Al QSI nel 15%
Ai QI il restante 15% (QIE il 10%, e QII il 5%). 
Nel 17% sono nella porzione centrale 
il 3% sono diffusi, massivi o multifocali.

I Tumori Meno Frequenti
Sarcomi (fibrosarcomi, liposarcomi, istiosarcomi ecc.) 
e le metastasi mammarie sono molto rare 
(malattie del sangue, melanomi, cancro polmone, tratto digestivo)
 
Nel Paget il cancro  nasce  nelle porzioni profonde retroaureolari 
come carcinoma duttale infiltrante e  tende a invadere le strutture superficiali.
 

ASPETTI ECOGRAFICI CLASSICI DEL TUMORE MALIGNO

Lesione ipoecogena (80-90%)
Margini irregolari  (80-90%) o mal definiti (60-70%)
aspetto ‘star-like’ (più spesso i duttali infiltranti)
maggior asse verticale 
 

Altri aspetti

reazione desmoplastica perilesionale (incremento della ecogenicità dei tessuti circostanti)  (10%)

attenuazione posteriore del fascio ultrasonoro (30-40% dei casi di carcinomi)

distorsione della architettura ghiandolare 
(creste di Duret –ispessimenti e cambio del tipico orientamento obliquo)

Problemi diagnostici

E’ vero che i fibroadenomi hanno i più un maggior asse orizzontale 
ma questo parametro 'orientativo' non è sempre sufficiente a discriminare le patologie benigne dalle maligne.
Nei tumori maligni più piccoli spesso riscontrare un pattern di regolarità dei bordi e omogeneità della struttura,
 indipendentemente dall’istotipo, non è così infrequente.
Il 25-30% dei carcinomi presentano un aspetto di tipo BBC (pattern circoscritto, forma regolare, bordi netti: 
come ad es. i carcinomi midollari o i  papillari e il carcinoma duttale infiltrante all’esordio). 
About ‘Star-Like’ lesions: “ but fibroadenomas, fibrocystic alterations, 
sclerosing adenosis, and fat necrosis can present same patterns “ 
(Breast Ultrasound. Rizzatto, Bonifacino, 1992).


Other Findings

Nelle forme più grandi  può esservi necrosi centrale 
L’US può evidenziare non infrequentemente microcalcificazioni intralesionali 
(in realtà presenti nel 40% dei tumori maligni) o iuxta o extralesionali.
Ectasie distrettuali ‘anomale’ e asimmetriche dei galattofori
Attenuazione posteriore del fascio ultrasonoro (30-40% dei casi di carcinomi) 
è correlato con la presenza di fibrosi ed è indipendente dalla volumetria del tumore.  
Di contro una zona di facilitazione posteriore (rinforzo posteriore) non è infrequente 
osservabile nei carcinomi midollari o carcinomi intracistici e nelle localizzazioni secondarie da linfoma.

Altri aspetti

ispessimento della linea cutanea (nei tumori vicini alla cute) o
 invasione del piano muscolare (nei profondi).
comportamento atipico al Color e Power Doppler (incremento di vascolarizzazione e poli vascolari multipli 
con distribuzione irregolare del segnale Doppler all’interno della lesione; alta frequenza di shift)

LE METASTASI LINFONODALI 

-->catena mammaria interna (spesso ‘dimenticata’ dagli ecografisti)
linfonodi ascellari (con ev. dd. con le frequenti linfoadenopatie reattive benigne del cavo ascellare).

PATTERN DI MALIGNITA’ DEI LINFONODI ALL’ECOGRAFIA
 
forma rotondeggiante (criterio di malignità è un rapporto lunghezza / spessore > 0.5)
ilo assottigliato o assente 
(maggiore è lo spessore dell’ilo, maggiore è la probabilità che un linfonodo sia reattivo e quindi benigno!)
pattern color e Power Doppler suggestivo (vasi anarchici e captazione periferica/sottocapsulare del segnale)
 

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