MESSENE

Mestem.jpg (4938 byte)

 

Nel 425 gli abitanti della Messenia, con l'aiuto dei Naupatti (esuli Messeni della città di Lepanto o Nafpactos) furono decisivi nella Battaglia di Sfacteria dove insieme agli Ateniesi inflissero seri danni ai Lacedemoni (Spartani)  nel corso della Guerra del Peloponneso. I Messeni, popolazione del sud del Peloponneso, fu ridotta in schiavitù dall'Aristocrazia Spartana  a partire dall'VIII-VII secolo. Questa vittoria, densa di significato (anche se non definitiva, in quantoché la Guerra del Peloponneso come è noto fu vinta anni più tardi da Sparta che umiliò più volte Atene con vittorie per terra e per mare), produsse tanta contentezza e tanto fervore che i Messeni oppressi ed i Naupatti, con la decima parte del bottino della battaglia, commissionarono ad un artista dell'Eubea di nome Peonio,  una Nike (Vittoria Alata) che donarono al tempio di Zeus Olimpico ad Olimpia. Questa statua di circa 3 metri di altezza, parzialmente conservata, è oggi finalmente visibile dopo un lunghissimo restauro, al Museo Archeologico di Olimpia.

peonio.jpg (37276 byte)

Alla base della statua questa iscrizione:

MESSANIOI KAI NAUPAKTIOI
ANEQEN DII OLUMPIWI
DEKATAN APO TWM POLEMIWN
((i Messeni ed i Naupatti donano a Zeus Olimpico
come decima del bottino di guerra)

 

Solo nel 369  a.C. con l'avvento dell'era tebana e del suo Grande Generale e Stratega Epaminonda, artefice della vittoria tebana sull'esercito Spartano a Leuttra che sancì  l'uscita di scena definitiva della potenza spartana, i Messeni poterono tornare liberi e poterono costruire  una magnifica città battezzata con il nome di Messene, che ancor oggi rappresenta per la bellezza e lo stato di conservazione dei suoi monumenti, uno dei siti archeologici più importanti del Peloponneso.

messene.jpg (46885 byte)

Spettacolari torri di fortificazione del 369 a.C. all'ingresso della città di Messene

Mesodeo.jpg (58937 byte)

L'Odeon di Messene

 

E' curioso osservare come, parafrasando Tucidide, della città di Sparta non siano rimasti che poveri resti, e rimanga assai difficile immaginarci la sua potenza da quello che oggi si può vedere dalle sue rovine; mentre la rivincita degli oppressi ...è manifestatamente evidente a Messene che rimane... ancora oggi uno splendido esempio di Città Greca del IV secolo a.C. .

ritorna all'Indice della storia